Del 19/01/2021
Un’azienda di trasporto merci o persone deve poter essere in grado di offrire servizi e soluzioni alla collettività efficienti e sostenibili. Ma come può una flotta soddisfare questa richiesta quando le risorse e gli incentivi statali non bastano?
Il trucco è puntare sugli strumenti giusti.
Molte persone credono che non sia possibile ridurre le emissioni di CO2 di una flotta veicoli dedita al trasporto di persone o merci. È difficile introdurre mezzi elettrici o ibridi se l’azienda non dispone di adeguate risorse finanziarie, ed è ancora più complicato sostituire interamente il parco mezzi con veicoli a zero emissioni.
Ci sono però ottime pratiche che permettono di contrapporre il "pensiero positivo" allo scetticismo di alcuni; soluzioni che possono guidare fleet manager e proprietari di flotte veicoli verso la riduzione delle emissioni della propria azienda.
Come avviene molto spesso, tutto parte dallo studio. È fondamentale dedicare del tempo all’esame del potenziale di elettrificazione della flotta, avvalendosi anche della collaborazione di esperti finanziari capaci di individuare risorse statali, agevolazioni o incentivi da poter sfruttare per implementare veicoli nuovi elettrici o ibridi.
Poi, dato che alla teoria segue sempre la pratica, ecco che fleet manager e parti interne ed esterne coinvolte nel progetto di riqualificazione ambientale della flotta devono scegliere i veicoli da introdurre e interrogare il mercato alla ricerca di partner per:
Misurare la carbon footprint o l’impronta di carbonio di un’organizzazione significa monitorare i processi e le attività dell’azienda al fine di calcolare la quantità di CO2 rilasciata in atmosfera da ognuna di queste operazioni.
La certificazione carbon footprint di organizzazione non riguarda solo le imprese, ma ogni azienda che intende misurare, ridurre la propria impronta di carbonio e certificare quanto fatto.
Dunque, anche una flotta di trasporto merci/persone può quantificare le emissioni di CO2 prodotte e impegnarsi a ridurle nel tempo con azioni mirate approfittando della consulenza di esperti ambientali.
Inoltre, quando non è possibile sostituire interamente il parco veicoli con mezzi elettrici è necessario provvedere con strumenti ad hoc per limitare i consumi e le emissioni dei veicoli a combustione rimasti.
In questo caso l’acquisto dell’opzione Driving Style di Fleet permette alla flotta di:
Quando non è possibile ridurre e/o eliminare la quantità di emissioni di CO2 frutto delle attività aziendali, è possibile agire a beneficio dell’ambiente compensando le emissioni prodotte. La compensazione avviene tramite l’adesione dell’azienda a progetti e iniziative di tutela sociale e ambientale.
La partecipazione a tali programmi di compensazione sarà “ringraziata” con certificati di riduzione che l’azienda ricevente potrà sfruttare per dimostrare il proprio impegno ambientale a stakeholders e potenziali clienti.
La società è attenta a combattere il riscaldamento globale e le aziende devono essere in grado di offrire servizi e soluzioni che rispettano l’ambiente.
Inoltre, c’è un altro fattore che non bisogna affatto trascurare: gli enti pubblici e privati cercano partner “ambientalmente” responsabili a cui affidare la fornitura di servizi alla comunità; pensiamo ad esempio al trasporto scolastico o al servizio navetta aeroportuale.
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