Del 21/10/2019
Contenuto aggiornato in data 01/12/2021
La Direzione Generale per la Motorizzazione annulla le restrizioni imposte negli anni precedenti a scapito degli studi di consulenza automobilistica e in merito alla revisione dei mezzi pesanti. Inoltre, con l’entrata in vigore del D. M. n. 466 il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili aggiorna definitivamente la disciplina in materia di revisioni. Scopri le novità, tra modalità, sanzioni e strumenti per mettere in sicurezza la tua flotta aziendale.
Lo scorso luglio 2019 la Direzione Generale per la Motorizzazione ha messo finalmente un punto alla questione delle revisioni dei mezzi pesanti.
A seguito della sentenza del Tar del Lazio viene, infatti, emessa la circolare 22267 che annulla definitivamente le note del 7 agosto 2015 e dell’11 ottobre 2016.
Cosa significa? Che è possibile rivolgersi agli studi di consulenza automobilistica per procedere alla prenotazione e allo svolgimento delle revisioni dei mezzi pesanti in proprio possesso senza subire alcuna limitazione.
Prima di questo provvedimento, gli studi di consulenza automobilistica potevano procedere alla prenotazione delle revisioni per conto dell’impresa solo entro la loro stessa provincia di residenza. Inoltre, lo svolgimento della revisione sui mezzi era possibile solo presso centri autorizzati estranei al circuito degli studi di consulenza.
Di riflesso, le imprese che sceglievano di farsi supportare da studi di consulenza automobilistica per procedere alla revisione dei mezzi aziendali dovevano adattarsi alle soluzioni da loro offerte facendo i conti con lunghi tempi di attesa e inutili spostamenti.
Come sottolineato anche dalla Direzione Generale per la Motorizzazione, le note degli anni precedenti circa le restrizioni imposte non solo guastano ciò che è stato previsto dalla Legge di Bilancio 2019 per la revisione presso privati, ma si scontrano anche con la Direttiva Bolkestein e con il relativo decreto italiano.
La Direttiva Bolkestein è una disposizione europea che risale al 2006. Si tratta della Direttiva 123/CE che porta il nome del suo firmatario, l’olandese Frits Bolkestein.
Con la Bolkestein l’Unione Europea sceglie di liberalizzare il mercato dei servizi attraverso la libera circolazione e l’abbattimento delle barriere tra i paesi membri. Punti cardine di questa disposizione sono: la semplificazione delle procedure burocratiche e l’assottigliamento delle pratiche amministrative.
La Direttiva Europea è stata recepita in Italia con il D. Lgs. n° 59 del 23 marzo 2010, il quale all’art. 10 conferma che l’accesso alle attività di servizi e la loro operatività sono “espressioni di libertà di iniziativa economica e che, pertanto, non possono essere sottoposti a limitazioni non giustificate o discriminatorie”.
Gli studi di consulenza automobilistica sono meglio conosciuti come agenzie di pratiche auto e fungono da intermediari tra la Pubblica Amministrazione e le flotte aziendali.
Attraverso le loro attività, fissate dalla Legge n° 264 dell’8 agosto del 1991 e da successive modificazioni, gli studi di consulenza offrono servizi diversi alle flotte aziendali al fine di agevolare procedure che altrimenti richiederebbero l’impiego di operatori dedicati allo svolgimento di singole operazioni e perdite di tempo.
Le agenzie di pratiche auto sono tra i soggetti indicati dallo Stato a cui le aziende impegnate nei trasporti possono rivolgersi per procedere alla revisione degli autocarri.
Con la legge di Bilancio 2019 e il D. M. n. 466 in vigore dal 23 novembre 2021, lo Stato ha esteso la partecipazione alle officine private ed ha imposto nuove scadenze e sanzioni.
Per i veicoli con massa complessiva non superiore ai 35 quintali la revisione va fatta dopo 4 anni dalla prima immatricolazione e poi ripetuta ogni 2 anni.
I mezzi con massa complessiva uguale o superiore a 35 quintali e i veicoli destinati al trasporto di persone o cose con conducente e più di nove posti a sedere devono essere revisionati ogni anno.
Oltre che atto imposto dalla legge, sottoporre a revisione un mezzo aziendale è un’azione responsabile. Durante la revisione del veicolo, infatti, vengono controllate:
Tutto questo consente ai driver di lavorare in sicurezza con mezzi in ottime condizioni e ai titolari di evitare di spendere denaro per l’acquisto di nuovi veicoli.
In caso di revisione scaduta o assente la circolazione del veicolo viene sospesa e bisogna pagare una multa che va da 168 a 674 €. La sanzione poi aumenta in base a diverse variabili:
Finalmente anche i mezzi pesanti (massa superiore pari o superiore a 3,5 tonnellate) con rimorchi e semirimorchi possono procedere con la revisione nelle officine private.
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