Del 02/09/2019
Chi agisce nel rispetto e per il bene dell’ambiente può beneficiare di numerosi vantaggi anche per la propria flotta aziendale.
Conosciamo i fondi e le strategie proposte dallo Stato per supportare la crescita sostenibile del trasporto pubblico locale.
Trasporto Pubblico Locale e sostenibilità ambientale sono concetti che, soprattutto nell’ultimo ventennio, camminano a braccetto.
L’espressione sostenibilità ambientale si riferisce alla possibilità di rendere capace l’atmosfera, l’acqua e il suolo di assorbire e trasformare le sostanze inquinanti presenti nell’ambiente. L’unico metodo per raggiungere questo scopo è quello di ridurre il tasso delle sostanze inquinanti presenti nell’aria.
Questo discorso interessa particolarmente il trasporto pubblico locale in quanto oggi, nonostante i miglioramenti registrati negli ultimi anni, è ancora alto il numero degli autobus appartenenti a categorie inquinanti preposti al trasporto pubblico delle persone.
Se circa il 72% della popolazione europea vive in città metropolitane e se dal 2008 al 2015 il traffico è aumentato di circa il 13% è chiaro che bisogna intervenire a difesa della qualità dell’ambiente del nostro paese.
Come? Approfittando degli incentivi che lo Stato mette a disposizione delle aziende per il rinnovo del parco mezzi del TPL e attrezzando la flotta con strumenti di controllo innovativi e green.
Negli anni lo Stato ha adottato diversi interventi per migliorare il settore del trasporto pubblico promuovendo il rinnovo del parco mezzi e la diffusione di autobus sostenibili.
Nonostante l’esistenza di un precedente fondo istituito nel 2012, il primo provvedimento efficace introdotto dallo Stato arriva nel 2017 con il decreto legge n. 50, entrato in vigore l’anno successivo.
Con questo fondo cambia la modalità di assegnazione delle risorse economiche, prima legata al gettito delle accise sulla benzina e sul gasolio.
Risorse che sono state aumentate a seguito della Legge di Bilancio 2018 e che attualmente sono pari a:
Vengono stabiliti i criteri di ripartizione del Fondo e stabilite delle penalizzazioni per coloro che provvedono all’assegnazione dell’appalto senza bando di gara pubblico.
Il Fondo mezzi, successivamente incrementato con ulteriori somme di denaro, ha subito ancora modifiche con la Legge di Bilancio 2017 quando viene adottato il Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile.
Le finalità del Piano Nazionale abbracciano sia quelle condivise dal fondo mezzi sia quelle suggerite dalla Comunità Europea in merito alla sostenibilità ambientale. Pertanto, alla maggiorazione del fondo con 200 milioni di euro in più per il 2019 e 250 milioni di euro per ogni anno dal 2020 al 2033, si aggiungono le misure suggerite per rendere sostenibile il parco mezzi del TPL.
Dal 1° gennaio 2019 è vietata la circolazione di mezzi pesanti appartenenti alla categoria euro O ed euro 1, sono promosse iniziative regionali antismog e incentivati gli acquisti di strumenti tecnologici utili al controllo della flotta e delle emissioni atmosferiche.
Le ATP nazionali, agenzie per il trasporto pubblico locale che si occupano della progettazione e dell’organizzazione del servizio di trasporto pubblico locale, hanno ben pensato di approfittare dei finanziamenti dello Stato per investimenti volti all’efficientamento del parco mezzi.
Ecco che Bolzano riduce il peso delle polveri sottili al 40%, Milano propone servizi di mobilità condivisa che conta circa 40.000 iscritti e il Friuli Venezia Giulia abbassa l’età media del parco mezzi usato per il trasporto pubblico locale a 5-6 anni.
Il cambiamento sostenibile che sta coinvolgendo il nostro paese proviene anche dalle aziende impegnate nella progettazione di strumenti di gestione delle flotte aziendali.
Tecno Accise ha realizzato un software di localizzazione mezzi utile alle aziende impegnate sia nel settore pubblico che privato.
Fleet è un prodotto che nasce per soddisfare le esigenze di fleet manager e proprietari di flotte aziendali il cui obiettivo è quello di tenere tutta la flotta sotto controllo.
Dalla localizzazione geografica dei veicoli alla reportistica. Dall’assistenza in caso di danni o incidenti al controllo delle emissioni di carburante.
Per quest’ultima esigenza c’è il Driving Style. Si tratta di una funzione aggiuntiva che ti permette di controllare lo stile di guida dei driver.
Frenate brusche e accelerazioni improvvise mettono a rischio la sicurezza delle merci o delle persone a bordo, alimentando contemporaneamente il consumo degli pneumatici e generando più emissioni di carburante nell’atmosfera.
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