Del 13/01/2020
Sicurezza stradale e meno emissioni.
Controllo delle attività e risparmio economico. Investimenti e finanziamenti.
Conosciamo insieme le risorse finanziarie messe a disposizione delle aziende di trasporto merci con il D. L. 124/2019.
Dopo le risorse economiche previste dal Decreto del 22 luglio 2019, arrivano ulteriori incentivi a supporto delle imprese impegnate nel trasporto merci su strada.
Sebbene vengano definiti i parametri volti al rinnovamento del parco veicolante, il nuovo regime mira ad accrescere la sicurezza del trasporto su strada e a ridurre gli effetti climalteranti derivanti dal trasporto merci.
Gli obiettivi, le risorse e le modalità sono definiti nell’articolo 53 del D. L. 124/2019 il quale presenta tutte le informazioni utili alle imprese interessate e che andiamo a scoprire insieme.
Si tratta di ben 12,9 milioni di euro per ciascun anno 2019 e 2020 in aggiunta alle risorse economiche già previste. Una somma destinata alle imprese impegnate nel trasporto merci su strada iscritte al R. E. N. – Registro Elettronico Nazionale – e all’albo nazionale degli autotrasportatori per conto terzi.
La cifra stanziata dallo Stato vuole essere di supporto ai futuri investimenti aziendali volti all’acquisto di veicoli meno inquinanti e di attrezzature utili alle attività di carico.
Quanti soldi sono messi a disposizione?
La parte più cospicua delle risorse viene riservata alle aziende che acquistano veicoli nuovi adibiti al trasporto merci su strada. I mezzi ammessi devono avere una massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate ed essere caratterizzati da una delle seguenti tipologie di alimentazione: a gas naturale liquefatto (GNL), a trazione alternativa a metano (CNG), ibridi (diesel/elettrici), elettrici (full electric) o conformi al Regolamento CE n. 595/2209.
Per questo tipo di investimento lo Stato mette a disposizione ben 9,5 milioni di euro.
Nove milioni di euro sono destinati, invece, alla radiazione o rottamazione di veicoli adibiti al trasporto merci su strada per l’acquisto di mezzi nuovi conformi alla norma euro VI con massa complessiva a pieno carico a partire da 7 tonnellate. Anche l’acquisto di veicoli leggeri euro 6 TEMP con massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate è incluso in questa ripartizione.
Ulteriori 6 milioni di euro sono destinati al finanziamento dell’acquisto di rimorchi e semirimorchi nuovi usati nel trasporto combinato ferroviario nel rispetto della norma UIC 596-5, per il trasporto combinato marittimo con ganci navi della normativa IMO - dotati almeno di un dispositivo innovativo compreso nell’allegato 1 del decreto. Le risorse stanziate possono essere utilizzate anche per finanziare l’acquisto o la sostituzione di semirimorchi ed equipaggiamenti per autoveicoli allestiti per il trasporto ATP e superiori alle 7 tonnellate.
Infine sono previsti 0,5 milioni di euro da riservare all’acquisto di casse mobili, rimorchi e semirimorchi porta casse per semplificare le operazioni di carico nelle varie tipologie di trasporto combinato.
Il contributo messo a disposizione delle aziende varia da un minimo di 2 mila ad un massimo di 20 mila euro per ciascun veicolo e subisce la differenziazione per tipologia e categoria del mezzo. Queste risorse possono essere utilizzate per finanziare i soli investimenti avviati dal 27 ottobre 2019 fino al 30 settembre 2020.
Come accedere alle risorse?
Bisogna farne richiesta rispettando i termini e le modalità fissate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e seguire le indicazioni degli addetti ai lavori. Ciò che viene precisato è che, al fine di prenotarsi agli incentivi, bisogna essere in possesso del contratto di acquisizione del bene oggetto del contributo.
Chi si occupa di trasporto merci su strada è costantemente invitato a rispettare limitazioni e misure di sicurezza stradale; ciò a favore sia delle aziende che dei dipendenti. L’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza con il D.L. 124/2019 viene affiancato da un’altra importante missione: ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera derivanti dal trasporto di merci su strada.
Le aziende del settore trasporti possono contare ora su più risorse per rinnovare il proprio parco mezzi e, perché no, installare su di essi sistemi di controllo e localizzazione mezzi importanti sia per tenere a bada il consumo di carburante sia per monitorare le attività e le tratte eseguite.
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