Flotte aziendali a basso impatto ambientale: cosa fare e perché introdurre automezzi elettrici

Vuoi inserire veicoli elettrici o a basso impatto ambientale nel parco circolare della tua flotta? C’è ancora un po’ di tempo per approfittare degli incentivi regionali per l’acquisto di veicoli commerciali nuovi. Vediamo dunque perché è importante puntare su una strategia green e quali strumenti di monitoraggio consentono di supportare la gestione di un parco veicolare misto.

Transizione energetica: la volontà spinge l’intervento

Il concetto di transizione energetica si riferisce al passaggio dall’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili a fonti energetiche rinnovabili.
Un passaggio che entra a pieno in un processo ben più ampio; orientato alla creazione di economie sostenibili mediante l’uso di energie rinnovabili, l’adozione di tecniche di risparmio energetico e sviluppo sostenibile.

In questo processo il ruolo delle flotte aziendali è davvero importante e – come dimostra una recente indagine di Top Thousand – i fleet manager ne sono consapevoli. In effetti l’adozione di una strategia green caratterizzata anche dall’introduzione di veicoli elettrici nel parco veicolare della flotta può davvero fare la differenza. L’investimento può generare ritorni positivi, sia in termini di immagine sia di risparmi.

Strategie di una flotta aziendale: perché puntare su veicoli a basso impatto ambientale

Quali sono i principali vantaggi del passaggio da veicoli inquinanti a quelli a basso impatto ambientale?

1. Partecipazione al raggiungimento degli obiettivi europei fissati in materia di riduzione delle emissioni di co2
2. Riduzione dei costi di gestione

Sono queste le principali ragioni che oggi spingono imprenditori e fleet manager a puntare sulla mobilità a basse e/o zero emissioni. Si tratta di fare una scelta responsabile: preferire l’elettricità o forme di alimentazione meno inquinanti per il bene dell’ambiente e dell’azienda. Ciò consente di raggiungere risultati importanti, come l’ottimizzazione della gestione dei costi aziendali.

La strategia green è molto apprezzata anche dai consumatori e permette di accedere a vantaggi che possono sembrare futili, ma non lo sono affatto:

• Accesso a tariffe assicurative più vantaggiose
• Esenzione da bollo in alcune regioni
• Risparmio sui costi di carburante
• ​Libero accesso a ZTL e strisce blu (in caso di veicoli elettrici)

“Rinnova veicoli”: gli incentivi 2020 destinati alle imprese

Il passaggio a veicoli a basso impatto ambientale viene favorito anche dalle istituzioni, in particolare – ora – sono le regioni a mettere in campo misure di sostegno che appoggiano al contempo due obiettivi: supportare la ripresa economica delle imprese italiane e contribuire alla riduzione dell’inquinamento.

Gli interventi maggiori arrivano dai territori che presentano livelli più alti di smog, come la Lombardia. La regione lombarda ha scelto di prorogare i tempi per l’accesso al bando “Rinnova veicoli 2019-2020” al 30 settembre 2020.

Il bando è destinato alle micro, piccole e medie imprese site in Lombardia che intendono rinnovare il proprio parco circolante, con o senza l’ausilio della rottamazione. Il fondo a disposizione pari a 8,5 milioni di euro, è indirizzato alle imprese che sostituiscono veicoli inquinanti con altri a basso impatto ambientale o a zero emissioni.

Lo sconto riconosciuto per i veicoli commerciali va da 3.000 a 20.000 € e riguarda anche i mezzi compresi nella categoria N3, adibiti al trasporto di merci con massa complessiva fino a 12 tonnellate. Il bando supporta la rottamazione per l’acquisto di un veicolo nuovo, anche in forma di leasing aziendale.

Veicoli commerciali elettrici: prima dell’acquisto c’è ancora qualcosa da analizzare

Valutata la presenza di incentivi in grado di supportare l’investimento, prima di procedere con l’acquisto di nuovi veicoli a basso impatto ambientale bisogna fare una serie di attente valutazioni.

Innanzitutto è essenziale analizzare la mobilità della propria flotta: calcolare la percorrenza chilometrica media dell’intero parco circolante è fondamentale per individuare i veicoli da introdurre; per far sì che le caratteristiche degli stessi soddisfino le esigenze aziendali.

Dopo aver selezionato un ventaglio di veicoli possibili è importante focalizzarsi su consumi e autonomia.

Ancora: è meglio installare infrastrutture di ricarica interne o avvalersi di quelle poste nelle stazioni di rifornimento? Questa è un’altra attenta analisi da fare. Sebbene il loro numero sia destinato a crescere, ad oggi, i punti di ricarica per veicoli elettrici sono pochi; per questa ragione è importante capire se diviene necessario o meno progettare l’installazione di infrastrutture proprie all’interno dell’azienda.

Non bisogna mai scordare la questione “ambiente”: fa parte delle motivazioni che spingono verso questo investimento, dunque, perché non esaminare il risparmio di CO2 conseguibile e non renderlo noto al pubblico?

Ultime valutazioni da fare: quantificare la spesa e il ritorno dell’investimento e acquisire un software per la gestione della flotta aziendale.

Fleet: la soluzione unica per flotte con parco misto

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Al momento disponi sia di automezzi a combustione sia elettrici?
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