Del 11/03/2019
Slitta da marzo a giugno 2019 l’entrata in vigore delle nuove disposizioni normative per il tachigrafo.
Usato da aziende di trasporto e di logistica, è uno strumento utile per i mezzi per il trasporto di persone, ma che cos’è il tachigrafo?
Come può migliorare il tuo lavoro?
Conosciuto come tachigrafo o cronotachigrafo, questo è un componente dell’apparecchiatura di bordo di veicoli commerciali e industriali.
È una sorta di scatola nera, installata per legge sugli automezzi che operano nel settore logistico e dei trasporti.
Non è uno strumento nuovissimo, in quanto i primi modelli sono apparsi già negli anni ’70, ma le sue caratteristiche sono state continuamente aggiornate.
Se prima, infatti, esistevano tachigrafi meccanici, oggi ci sono tachigrafi digitali dotati di tecnologia wireless, bluetooth o con sistema gps utile alla geolocalizzazione. Quelli più aggiornati permettono anche la connessione allo smartphone.
Viene installato su autocarri di peso complessivo superiore a 3,5 tonnellate, ma anche su veicoli adibiti al trasporto di persone (come autobus e autosnodati) con numero complessivo superiore a 9 persone, incluso il conducente.
Non è, invece, installabile su mezzi che effettuano servizio di trasporto regolare di linea per percorsi inferiori ai 50 km, sui mezzi delle forze dell’ordine, sulle cisterne di latte, sui veicoli di nettezza urbana e sui veicoli speciali.
Con questo strumento si misurano tre parametri importanti: velocità del veicolo, tempi di guida dell’autista e distanza percorsa. È brevettato per conservare tutte queste informazioni per un intero anno.
Al suo utilizzo sono legate tante discussioni, perché?
Per molti questo strumento viola la privacy del lavoratore e limita la sua libertà di azione. Polemiche che si scontrano con la normativa vigente.
Una cosa è certa: il tachigrafo serve principalmente per favorire la sicurezza della flotta e degli operatori. Bisogna ricordare, infatti, che grazie a questo strumento è possibile ricostruire anche la dinamica di eventuali incidenti.
Se in Europa il 3 dicembre 2018 sono state apportate delle modifiche alla normativa europea in tema di trasporti internazionali e in favore della tutela del lavoratore, in Italia le ultime modifiche normative risalgono al 28 febbraio 2018 con il Regolamento n. 502.
Un regolamento che doveva entrare in vigore a marzo 2019 e che invece è slittato a giugno.
La prossima modifica normativa prevede l’installazione del tachigrafo fin da subito (se immatricolati a partire da questa data) ed entro 15 anni (giugno 2031) se immatricolati dopo l’entrata in vigore del regolamento.
Per coloro che non installano il tachigrafo a bordo dei propri camion sono previste delle sanzioni pecuniarie di natura amministrativa e penale.
Cos’altro cambia? Cambieranno: la modalità di calcolo per rilevare la posizione del veicolo, il contenuto delle stampe giornaliere dell’autista (che includeranno il campo della posizione), l’ora, l’inizio e la fine del turno calcolato ad ogni ciclo di 3 ore di guida.
Cambieranno ancora le disposizioni sugli standard di sicurezza e sul consenso del conducente sul trasferimento di alcuni dati.
Grazie alla restituzione di informazioni sulla velocità e la distanza del veicolo il tachigrafo può rendere più efficiente l’attività aziendale.
Questo dispositivo evita la manomissione manuale dei dati perché tutto viene trasmesso tramite satellitare e garantisce una sicurezza maggiore all’autotrasportatore.
Il vantaggio più grande consiste nel fatto che, se affiancato da un buon software di localizzazione mezzi, consente all’imprenditore di programmare esattamente i percorsi da svolgere, contando su orari e chilometri già conosciuti, e consultarli in tempo reale in qualunque momento.
Se con il tachigrafo rendi efficiente la tua attività non farti scappare l’opportunità di perfezionarla con Fleet!
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