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Come ridurre le emissioni di CO2 della flotta aziendale

Iniziative per il calcolo emissioni CO2 nel settore trasporti e strategie Ue per i mezzi pesanti.

Del 11/05/2021

La sfida più importante che il settore trasporti deve affrontare è ridurre le emissioni di CO2 e diventare più sostenibile. Al fine di contribuire agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, bisogna accelerare la trasformazione dell’intero settore.
La mobilità e i trasporti sono importanti per la nostra vita economica e sociale; viaggiare in Europa, ad esempio, ha portato ad una maggiore coesione e ha rafforzato l’identità europea. Il settore trasporti contribuisce per il 5% al PIL europeo e impiega circa 10 milioni di lavoratori.
É necessario che tutti i mezzi di trasporto su strada riducano la loro impronta di carbonio; ciò è possibile anche grazie all’utilizzo di carburanti rinnovabili e sostenibili che rappresentano uno strumento importante per ridurre le emissioni di CO2 della flotta aziendale.
Vediamo insieme alcune iniziative dedicate alla compensazione e al calcolo emissioni CO2 nel trasporto merci e le strategie messe a punto dall’Ue per i mezzi pesanti.

Rendi ecologica la tua flotta: come compensare e calcolare le emissioni di CO2

Si chiama Green in Your Fleet - Rendi ecologica la tua flotta - la piattaforma che consente ai clienti di fare una stima delle emissioni annuali di CO2 in base alle dimensioni della flotta, ai veicoli utilizzati, al consumo medio di carburante e alla percorrenza.

Uno strumento che aiuta le aziende ad avere un impatto climatico positivo: mostra i metri quadrati rinverditi, gli alberi piantati, l’acqua risparmiata e le popolazioni aiutate, grazie al contributo dell’azienda che ha ridotto le sue emissioni di CO2. L’iniziativa si basa su una partnership dell’azienda di proprietà Bridgestone con l’ONG Justdiggit, operante a livello internazionale.

Nuovi mezzi pesanti: quando si applica il Regolamento Ue 2019/1242

come ridurre le emissioni di co2 della flotta aziendaleIl settore dei trasporti su strada deve contribuire agli obiettivi climatici ed energetici dell’Unione per il 2030 ed oltre, tenendo conto anche dei tempi di rinnovo del parco mezzi.

Con la diffusione di veicoli pesanti a zero emissioni è possibile affrontare i principali problemi di mobilità urbana e ridurre le emissioni generate dal trasporto su strada. La promozione di questi veicoli da parte dei costruttori è importante anche per ridurre gli inquinanti atmosferici e i livelli eccessivi di rumore nelle città e nelle aree urbane.

Con il Regolamento 595/2009 è stata introdotta una procedura per il calcolo delle emissioni di CO2 e il consumo di carburante dei mezzi pesanti, attraverso una metodologia basata sullo strumento VECTO che consente di simulare le emissioni e il consumo di carburante.

I produttori dei mezzi pesanti devono ridurre le emissioni di CO2 dei nuovi mezzi del 15% entro il 2025 e del 30% entro il 2030, rispetto alle emissioni medie registrate dalla flotta europea nel 2019.

Il Regolamento Ue 2019/1242 è applicato ai nuovi mezzi pesanti delle categorie N2 e N3 che posseggono le seguenti caratteristiche:

  • autocarri rigidi con una configurazione degli assi 4x2 e una massa a pieno carico superiore a 16 ton

  • autocarri rigidi con una configurazione degli assi 6x2

  • trattori stradali con una configurazione degli assi 4x2 e una massa massima a pieno carico superiore a 16 ton

  • trattori stradali con una configurazione degli assi 6x2

Inoltre, si applica ai veicoli pesanti della categoria N che non rientrano nell’ambito di applicazione del Regolamento Ue n. 510/2011 e che non soddisfano le caratteristiche elencate per le categorie N2 e N3.

Strategia europea per una mobilità sostenibile

La Strategia europea individua le tappe fondamentali per raggiungere gli obiettivi di mobilità sostenibile, resiliente e intelligente, dimostrando che con la combinazione delle giuste misure politiche e un po’ di ambizione, è possibile ridurre del 90% le emissioni del settore trasporti entro il 2050.

Entro il 2030:

  • almeno 30 milioni di veicoli a emissioni zero in circolazione in Europa

  • 100 città europee saranno a impatto climatico zero

  • il traffico ferroviario ad alta velocità raddoppierà

  • i viaggi collettivi programmati, nel raggio di 50 km in Ue, devono essere neutri in termini di emissioni

  • la mobilità automatizzata sarà diffusa

  • saranno pronte sul mercato navi a emissioni zero

Entro il 2035:

  • Saranno pronti per il mercato aerei di grandi dimensioni a emissioni zero

Entro il 2050:

  • Quasi tutti le automobili, i furgoni, gli autobus e i mezzi pesanti nuovi saranno a emissioni zero

  • il traffico merci su rotaia raddoppierà

  • il traffico ferroviario ad alta velocità triplicherà

  • la TEN-T Rete transeuropea del trasporto multimodale, con connettività ad alta velocità, sarà operativa per la rete globale.

Il futuro del settore trasporti: la Normativa Euro 7

Tra il 2025 e il 2027 le nuove immatricolazioni in Unione europea subiranno regole in tema di impatto ambientale, con norme molto stringenti sulle emissioni.
Da Bruxelles spiegano che la normativa Euro 6 non è sufficiente a ridurre le emissioni del settore trasporti, in linea con gli obiettivi di neutralità climatica da raggiungere entro il 2050.

La normativa Euro 7, ad oggi, è in fase di definizione. La Commissione europea, infatti, discute sui nuovi limiti di emissioni della direttiva antinquinamento e su quali inquinanti devono essere inclusi nei test di omologazione.
Sono state riviste le raccomandazioni originarie dell’Advisory Group on Vehicle Emission Standards, che ha presentato limiti di NOx “tecnicamente raggiungibili”, aumentando la tolleranza degli ossidi di azoto da 10 a 30 milligrammi per chilometro.

Alcuni limiti potrebbero essere introdotti, inoltre, sulle emissioni indirette da freni e pneumatici, contro le microplastiche disperse.

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