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Carburanti sostenibili e soluzioni per ottimizzazione costi aziendali

I biocarburanti e i carburanti sintetici rappresentano l'alternativa ai carburanti tradizionali, in grado di contribuire al raggiungimento della carbon neutrality.

Del 20/01/2022

Investire in carburanti sostenibili per il parco mezzi consente un’ottimizzazione dei costi aziendali e un miglioramento della propria immagine; integrare la sostenibilità nella propria strategia aziendale rappresenta, infatti, un vantaggio competitivo e richiama l’interesse di clienti e fornitori.
Quali sono i carburanti alternativi a quelli tradizionali, in grado di tutelare l’ambiente, il territorio e la società? Vediamolo nel dettaglio.

Raggiungere la carbon neutrality con i carburanti sostenibili

Le auto elettriche da sole non bastano a rendere sostenibile il settore dei trasporti. Per contribuire al raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050 è necessario utilizzare i carburanti sostenibili (sintetici e biologici), cioè quelli che non comportano un aumento di CO2 in atmosfera.
I Ministri dei trasporti europei hanno espresso il loro sostegno all’utilizzo di carburanti sostenibili, in quanto fondamentali per ridurre le emissioni nel medio e nel lungo periodo. Ne sono un esempio i carburanti sintetici e-fuels e i biocarburanti.

Carburanti sintetici: cosa sono

I carburanti sintetici (e-fuel) sono composti da anidride carbonica sintetizzata in combinazione con l’idrogeno e l’energia elettrica prodotta dalle fonti rinnovabili. Sono definiti carbon neutral in quanto le emissioni di CO2 che rilasciano in atmosfera sono pari quasi allo zero. Insieme ai veicoli elettrici possono garantire una mobilità sostenibile, in grado di ridurre l’impatto ambientale generato dai carburanti tradizionali (derivanti dal petrolio, come benzina e gasolio). 

Pro e contro dei carburanti sintetici

L’utilizzo di carburanti sintetici è sostenuto da Fuels Europe, che insieme alle istituzioni dell’Unione europea rappresenta gli interessi di 41 aziende che gestiscono raffinerie in Ue. La lobby promuove la raffinazione, la fornitura e l’uso sostenibile dei prodotti petroliferi, in ambito economico ed ambientale, in tutta l’Unione.
I carburanti sintetici hanno il vantaggio di essere rispettosi dell’ambiente e favorire la decarbonizzazione del settore dei trasporti.

Di contro, i carburanti sintetici devono ancora superare alcune criticità, come il costo elevato della sintetizzazione. Le due variabili che consentiranno un abbassamento dei prezzi sono la crescita della capacità di produzione e la diminuzione del costo dell’elettricità proveniente dalle fonti rinnovabili. 
Inoltre, è necessario superare lo scetticismo delle case automobilistiche, la cui produzione oggi verte per la maggior parte all’elettrico; ciò in vista del divieto per la vendita di auto nuove a benzina, diesel, GPL, metano ed ibride. Lo stop alle vendite scatterà nel 2035, come previsto dal pacchetto della Commissione europea Fit for 55.

Biocarburanti: cosa sono?

carburanti-sostenibili-e-ottimizzazione-costi-aziendaliI biocarburanti provengono da materie prime rinnovabili; sono nati come soluzione alternativa ai carburanti tradizionali che, invece, derivano dai combustibili fossili. 
I biocarburanti presentano diversi vantaggi, sia per il settore trasporti sia per l’ambiente: sostenibilità, riduzione delle emissioni di CO2, maggiore sviluppo economico e incremento della sicurezza di approvvigionamento.
Sono prodotti da biomasse, oli vegetali primari, di scarto o post consumo.

Biocarburanti di prima e seconda generazione: le differenze

I biocarburanti si distinguono in due categorie, in base alle materie prime da cui deriva il carburante e allo stato di avanzamento delle tecnologie usate per la loro produzione: biocarburanti di prima generazione e biocarburanti di seconda generazione.

Le materie prime più utilizzate per i biocarburanti di prima generazione sono mais e canna da zucchero. 
I progressi che si sono avuti in campo industriale hanno però fatto emergere i loro limiti dal punto di vista ambientale. I biocarburanti di prima generazione prodotti con l’olio di palma, ad esempio, non possono essere definiti green, in quanto l’utilizzo della materia prima (olio di palma) comporta deforestazioni, consumi energetici elevati e un utilizzo di grandi quantità di acqua. 

I biocarburanti di seconda generazione, invece, sono carburanti a bassa intensità di carbonio; consentono di ridurre le emissioni di CO2, contribuendo alla decarbonizzazione, per questo hanno un valore più alto sul mercato. 
Sono ricavati da scarti alimentari, agricoli e forestali, anche post consumo, generando un doppio beneficio per l’ambiente: mobilità sostenibile ed economia circolare.

Tra i principali biocarburanti di seconda generazione vi sono il bioetanolo, il dimetil-etere, il green diesel (anche denominato biodiesel di seconda generazione) e l’etanolo.
In alcuni casi, le tecniche utilizzate per la produzione di biocarburanti di seconda generazione sono però ancora in fase sperimentale.

Bioetanolo: il biocarburante più diffuso

Il bioetanolo è alcol etilico (etanolo) ricavato dal processo di fermentazione dei prodotti agricoli o di biomasse vegetali. È utilizzato come biocombustibile per camini e caldaie, ma principalmente come carburante per alimentare i veicoli. 

Il bioetanolo ha caratteristiche fisico-chimiche simili a quelle della benzina, infatti viene usato anche come additivo, allo scopo di migliorare le prestazioni degli ottani e ridurre le emissioni di alcuni inquinanti. Rispetto alla benzina presenta, però, un contenuto energetico inferiore; ciò vuol dire che per ottenere gli stessi risultati è necessario un rifornimento di carburante maggiore. 
Grazie alla semplicità di produzione, il bioetanolo rientra tra i biocarburanti più diffusi; principalmente è prodotto negli USA, in Brasile e in Unione europea.

Ottimizzazione costi aziendali e gestione mezzi: i vantaggi di Fleet

Per molte aziende non è facile reperire ed usare carburanti sostenibili; grazie a soluzioni innovative come Fleet hai un’ottimizzazione dei costi aziendali e una gestione efficiente del parco mezzi. 
Fleet ti consente maggiore produttività, grazie ad una riduzione del carico di lavoro e delle attività di controllo:

  • gestione automatica degli allarmi: protegge gli autisti e i mezzi grazie al collegamento con la centrale operativa, disponibile h24, che pianifica e attiva gli interventi necessari;
  • controllo dei consumi: monitora in tempo reale la velocità e lo stile di guida del conducente, segnalando un consumo regolare, medio o alto del carburante presente nel mezzo;
  • manutenzione flotta: inoltra un report dettagliato per ogni mezzo in merito a revisione, rifornimento, cambio olio, lavaggio e bollo auto.

Fleet è il sistema di localizzazione flotte aziendali che puoi personalizzare in base alle tue esigenze, grazie ai diversi piani tra cui scegliere. 

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