Del 26/07/2018
Autocarri troppo datati e non in regola circolano sulle nostre strade; è un dato inquietante, emerso a seguito delle esplosioni romane degli ultimi tempi. Il 2017 si è concluso con una stima che lascia poco spazio all’immaginazione: attualmente, in Italia, meno della metà dei mezzi in circolazione corrispondono alle categorie Euro 4 o superiori, quindi immatricolati dopo il 2006 e completi di dispositivi che riducano emissioni inquinanti.
È evidente che tutti gli altri siano di categoria Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3. Mezzi con più di un decennio, trascurati e che producono sostanze nocive, non rispettando le disposizioni date dalla Comunità Europea.
Sebbene ci sia una reale esigenza di svecchiamento degli autocarri circolanti sulle strade italiane, questa operazione non è immediata, né sufficiente a cambiare da sola l'attuale situazione dei mezzi di trasporto merci e persone.
Se da un lato non è possibile sostituire tutti i mezzi troppo vecchi e in tempi brevi, sicuramente è necessario provvedere, per un adeguato mantenimento delle risorse, alla manutenzione e alla messa in regola delle flotte. Dalle revisioni obbligatorie, ai controlli sui consumi di gasolio, passando per l’usura degli pneumatici; operazioni importanti che non vanno più rimandate.
Bastano pochi, utili accorgimenti per arginare l'allarme: pianificazione degli interventi e organizzazione di promemoria per le scadenze, innanzitutto.
Per questo ci sono i sistemi di Fleet management! Progettati non solo per localizzare e monitorare i percorsi dei mezzi aziendali, ma anche per inoltrare Alert (personalizzati in base alle esigenze) in caso di scadenze imminenti.
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